Kinki Texas

Se per uno strano e comodo desiderio, volessimo cercare di definire l’arte di Kinki Texas – «Cantastorie dell’assurdo », «Creatore di complesse trame visuali» «Eccentrico, raffinato e anarchico rockettaro» – ci troveremmo in un terreno ambiguo, allergico per costituzione alle categorizzazioni. L’unitarietà del lavoro, se proprio deve essere ricercata, è tutta da scoprire, paradossalmente, nella multifocalità con cui mette insieme le parti del suo personale racconto: ironico, irriverente e surreale. L’osservatore, disorientato, si perde nella moltitudine dei segni per ritrovare un percorso nella stesura del colore che accosta il rosso alle tinte pastello.