Titolo: Tissue
Autore/Artista: AA.VV.
Testi: Francesca Baboni
Lingua: italiano
Anno: 2014
ISBN: 978-88-6057-247-9
Dimensione: cm 21×21
Rilegatura: brossura grecata e fresata
Pagine: 48
Prezzo: € 15.00
Disponibile anche in versione ebook:
ISBN: 978-88-6057-248-6
Formato: PDF
Prezzo: download gratuito
Catalogo della collettiva Tissue a cura di Francesca Baboni, all’interno della rassegna C9 – Arte a corte a settembre, 20 settembre – 26 ottobre 2014.
Il binomio “Arte-tessuto” è stato da sempre oggetto di una fascinazione all’interno del panorama contemporaneo e ha visto, da parte di numerosi artisti, di dichiarata fama e non, la scelta negli anni di legare il tessile ad un aspetto antropologico o sociale, se non talvolta politico, come si è visto dal recupero dei materiali poveri a partire dagli anni Sessanta, all’Art textile o Fiber ART legato al femminismo degli anni Settanta, fino ad arrivare alle nuove istanze degli anni Duemila, basate su di una concezione maggiormente intimista. Come scrive Marina Giordano nel suo recente saggio in cui analizza il rapporto tra manufatto e arte contemporanea: “il filo ha in sé la forza magica del racconto, l’energia di un rito mantrico, sfida la pesantezza della materia e le leggi dello spazio”. L’atto dell’annodare i fili ha il grande potere di fungere pertanto da soglia metaforica tra il nostro mondo e un possibile altrove, contribuisce a valorizzare un vissuto fatto di battaglie, tradizioni e rivendicazioni di genere riannodandolo e riportandolo alla luce.
Per questo l’utilizzare la trama al posto del pennello ha avuto conseguenze talvolta dolorose poiché ha lasciato affiorare parti nascoste del sé e della propria intimità, legate ad un “fare” minuzioso e paziente, che non prescindeva da una manualità accorta e puntuale. Gli artisti in mostra raccontano le loro microstorie attraverso il tessuto che diviene così viatico per passare da una dimensione particolare ad una universale, per esorcizzare ataviche paure o richiamare alla memoria ricordi, ora protezione o rete e ragnatela che imprigiona in un ruolo predeterminato spesso legato all’ambiente domestico.
Tratto dal testo “Il potere della trama” di F. Baboni