Carla Bedini

«Mentre la logica del mondo cerca di spiegare ogni cosa, inserire ogni tessera in una trama compiuta, articolazione di segni e significati, io invece mi trovo dentro questi spazi incorniciati, ma senza contorni, frammenti sconfinati di un discorso senza parole, un discorso amoroso forse. Sono i frammenti che tengono insieme le pieghe, danno loro un corpo, uno spessore. Tutto questo al di là delle parole, perché ci sono cose, solo in apparenza piatte, che non si possono appiattire, ridurre a una spiegazione, rendere lisce e collocabili nello scaffale di questa o quella cultura, questa o quella memoria. Alla fine restano lì come domande mute, increspature nel quotidiano correre dei giorni. Restano come pieghe». Tratto dal testo Come si vive a Innisfree (due stanze di una guida turistica per camminatori distratti) di Emanuele Ferrari.

Volume realizzato in occasione della mostra personale “Only love can leave such a scar” di Carla Bedini presso la galleria Ca’ di Fra’, Milano (16 settembre – 23 ottobre 2010).