Le opere contenute nel presente catalogo, pubblicato quattro anni dopo il volume Fosco Grisendi. Stand your ground (Vanillaedizioni, 2015), si caratterizzano per una maggiore maturità, che si evince non solo nell’accresciuta perizia tecnica, ma anche, e soprattutto, nella definizione dei soggetti, nello sguardo rivolto al sociale, nella scelta studiata di tagli e soluzioni compositive tali da consentire visioni plurali. […]
Dal pugile al tennista, fino alla nuotatrice o ai giocatori di football americano, si assiste ad una spersonalizzazione dell’atleta, che diventa metafora stessa dello sport, di valori positivi da trasferire nell’attualità. Proprio per questo, la figurazione si ferma lì dove non serve più: non è necessario indugiare sull’intero corpo. Il non finito lascia spazio all’immaginazione, alla speculazione onirica, alimentata anche dall’uso del colore in senso non naturalistico.
Separati da una linea di contorno bianca, che solleva la figura dal fondo nero, i colori si articolano generalmente in palette cromatiche predefinite, esito di un’approfondita analisi. Al verde/blu utilizzato dal 2014 al 2016, con alcune varianti tonali, nel 2017-18 si sono aggiunti anche il rosso/blu e il giallo/blu. Colori fluo, pop, brillanti, contrapposti ad un fondo ottundente che contribuisce a decontestualizzare l’immagine. Tolto ogni riferimento spazio-temporale, rimane solo l’icona, con le simbologie ad essa sottese, la sua capacità di farsi specchio del quotidiano, l’esigenza di offrire modelli etici per il futuro.
[dal testo Fosco Grisendi. Pop contemporaneo di Chiara Serri]