Regina José Galindo – Leone d’oro Giovane Artista alla 51. Biennale di Venezia nel 2005 – è nata in Guatemala nel 1974. I drammi sociali che hanno attraversato e si perpetuano nel suo paese lasciano un segno indelebile nella coscienza e nel corpo. Il ricordo delle vittime della guerra civile negli anni ’80, migliaia di morti violente impunite, di cui sono complici ancora oggi le istituzioni vengono “proiettate” sul corpo dell’artista attraverso l’azione performativa. Camminare per la strada ad intervalli regolari immergendo piedi nel sangue e “contaminando” lo spazio urbano con le proprie impronte, rasare integralmente il proprio corpo o costringerlo in spazi angusti e mortificanti è rituale di opposizione e denuncia al potere politico. Il suo corpo, diventa un «corpo militante», disobbediente, che reagisce alla violenza subita quotidianamente dalle donne guatemalteche autoinfliggendosi la pena di incidere sulla propria pelle la scritta “perra” (cagna). «È la civiltà moderna, questa civiltà senza Dio che obbliga gli uomini a dare una tale importanza alla loro pelle. Oramai solo la pelle conta. Non c’è che la pelle di sicuro, di tangibile, d’impossibile da negare. È l’unica cosa che possediamo, che sia nostra. La cosa più mortale che ci sia al mondo» (La pelle, Curzio Malaparte).
Fernando Picenni
€ 5.00Titolo: Fernando Picenni. Guardo i miei quadri come un sopravvissuto alla loro incolpevole sorte
Artista/Autore: Fernando Picenni
Testi: Leonardo Conti, Giovanni Granzotto
Anno: 2007
ISBN: 978-88-6057-045-1
Dimensione: cm 24×32
Rilegatura: Brossura filo refe
Pagine: 96
Illustrazioni: 66
Prezzo: € 5,00