Titolo: Giorno del bacio. Kisu no hi キスの日
Artisti: Mutsuo Hirano e Francesca Giraudi
Testi: Kevin McManus
Lingua: italiano
Anno: 2017
ISBN: 978-88-6057-366-7
Pagine: 48
Formato: ebook (PDF)
Prezzo: download gratuito
Giorno del Bacio. Kisu no Hi キスの日 è il titolo della bipersonale che, in omaggio agli Shunga, vede l’artista italiana Francesca Giraudi (Novara, 1973) e l’artista giapponese Mutsuo Hirano (Hyōgo-ken, 1952) presentare una decina di lavori ciascuno tra pittura, disegni e grafica in un serrato dialogo e confronto. La mostra verrà inaugurata il 23 maggio e si concluderà il 17 giugno 2017 presso la Galleria Nobili – Paraventi Giapponesi a Milano che, dal 2004, opera nel campo dell’arte antica giapponese, principalmente nel settore della pittura antica su paravento, ma che ciclicamente propone al proprio pubblico anche mostre d’arte giapponese contemporanea.
Da quando, nel 1946, col film Hatachi no Seishun, per la prima volta la scena di un bacio venne trasmessa su uno schermo, ogni 23 maggio in Giappone si festeggia il Giorno del Bacio. Fino agli Anni ‘20 una legge considerava illegale baciarsi in pubblico. Benché ancora oggi in Giappone il bacio sia visto come un atto intimo, privato (alcuni considerano la sua “liberalizzazione” un’influenza occidentale) e benché inizialmente le antiche “pitture della primavera”, gli Shunga, stampe a carattere erotico molto diffuse durante il periodo Edo e realizzate dagli artisti dell’ukiyo-e (si stima che ne siano state stampate circa duemila raccolte, ognuna in centinaia o migliaia di copie), fossero riservate esclusivamente agli ambienti di corte e solo in seguito ne fu permessa, sotto severa regolamentazione, la diffusione tra la popolazione delle città, in Giappone, come in gran parte dell’Oriente, il corpo e la sessualità, per ragioni culturali, filosofiche, religiose sono considerati diversamente che in Occidente.
L’intento della mostra è appunto rendere omaggio a queste forme d’arte visiva, gli Shunga, che testimoniano la libertà, la vitalità e la naturalezza con cui la sessualità è stata vissuta nel Giappone del periodo Edo.
[dal comunicato stampa della mostra]