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Sottopelle. Storie di memorie e persistenze

Titolo: Sottopelle. Storie di memorie e persistenze
Artisti: Andrea Cereda, Diego Soldà, Roman Opalka, Nicolò Tomaini, Massimiliano Gatti
Testi: Serena Filippini, Matteo Galbiati
Lingua: italiano, inglese
Traduzioni: Felice Longhi
Data di uscita: 5 agosto 2019
ISBN: 978-88-6057-443-5
Dimensione: cm 16,5×24
Formato: brossura con alette
Pagine: 112
Prezzo: € 20.00

Volume edito in occasione del progetto espositivo in tre atti “Sottopelle. Storie di memorie e persistenze”, a cura di Serena Filippini e Matteo Galbiati:

Atto I: Andrea Cereda e Diego Soldà, 16 marzo – 12 aprile 2019, Castello Visconteo, Pandino (CR)

Atto II: Roman Opalka e Nicolò Tomaini, 31 marzo – 1 maggio 2019, Villa Caldogno, Caldogno (VI)

Atto III: Massimiliano Gatti, 22 giugno – 15 settembre 2019, Forte Strino, Vermiglio (TN)

Sottopelle come qualcosa che c’è, eppure non si vede, che è nascosto, ma non così in profondità, qualcosa che rimane per sempre.
Sottopelle come la memoria, quella che ci portiamo dentro, preziosa custode del nostro vissuto, accogliente con i ricordi appena nati, e sempre pronta ad arricchire quelli già sedimentati. […]

In Sottopelle. Storie di memorie e persistenze i flussi di memoria si creano, incrociano, sfaldano, scontrano e ricompongono non soltanto per i dialoghi tra i diversi artisti coinvolti, ma anche per i luoghi scelti per ospitare le tre mostre o, per meglio dire, i tre atti che compongono l’intero progetto espositivo.
Si tratta di luoghi intrisi di eventi, ricordi e di storie vissute, collocati in tre regioni diverse – Lombardia, Veneto e Trentino-Alto Adige – per consentire un peculiare flusso di memoria da uno all’altro, e per tessere una rete unita da molteplici connessioni che si intrecciano tra loro nell’ottica di uno scambio ricco di spunti e inedite, nuove, narrazioni.
Un castello visconteo lombardo, una villa palladiana veneta e una fortezza austro-ungarica trentina rappresentano non soltanto i contenitori delle tre mostre, ma la testimonianza tangibile e pregnante del fatto che il ricordo, la storia e il vissuto di chi ci ha preceduti in passato permangono ancora come presenze tangibili, stimolandoci, con la loro essenza, in maniera costante a non farci mai perdere di vista le nostre origini, fonte di memoria il cui valore resta attuale e presente nella vita odierna.
I tre atti, uniti da un filo sottile, sono tre episodi di un’unica storia che parte dall’origine della memoria, passa poi attraverso l’elemento tempo, componente inesorabile dal quale non si può prescindere, fino ad arrivare alla negazione della memoria, o per meglio dire, delle memorie, sedimentate nel corso dei secoli e custodite gelosamente fino ad oggi.

Nelle opere d’arte selezionate, nei concetti che vengono affrontati, sebbene tutti riconducibili al macro tema della memoria, ciascuno di noi può riconoscersi, ritrovando gli elementi da cui trarre lo stimolo personale per riflettere su proprie testimonianze di memoria, ma anche storie di vita comune e condivisa.

Dal testo di Serena Filippini

L’Atto Finale della mostra si terrà dal 9 al 23 febbraio 2020 presso Palazzo Bertazzoli, Via XXVI Aprile 48, Bagnolo Mella (BS). [Leggi]

Peso 0.8 kg
Dimensioni 16.5 × 24 cm