16.00

URPFLANZE, la natura dell’idea

Titolo: Urpflanze, la natura dell’idea
Autore/Artista: AA.VV.
Testi: Alberto Mattia Martini
Lingua: italiano, inglese
Traduzioni: Howard Rodger MacLean
Anno: 2016
ISBN: 978-88-6057-341-4
Dimensione: cm 16,5×23,5
Rilegatura: brossura filo refe
Pagine: 48
Prezzo: € 16.00

Disponibile

Catalogo edito in occasione della mostra collettiva “URPFLANZE, la natura dell’idea” presso la Nuova Galleria Morone di Milano, 29 settembre – 11 novembre 2016.

La mostra Urpflanze, La natura dell’idea, prende origine dai principi nodali degli studi di J. W. Goethe, espressi in prevalenza nel testo: La metamorfosi delle piante (1790) e riguardanti le riflessioni sul rapporto che l’uomo stabilisce con la natura. Goethe, infatti durante i suoi studi botanici scopre che all’interno dell’infinita varietà e molteplicità della natura è presente un elemento unitario, primigenio; egli si convince che tutte le forme delle piante si possono far derivare da una pianta sola, una pianta originaria, formata da pochi elementi infinitamente mutabili e duplicabili. La pianta primordiale, la Urpflanze (così la chiama Goethe), ci consente di creare una sintesi tra il singolo e l’universo, tra il sensibile e l’ideale e ci premette di cogliere la legge interna al manifestarsi dei fenomeni.
L’analisi della mostra si verte quindi sul concetto del divenire forma, considerando come non solo la natura si conserva pur rinnovandosi, ma come tale pensiero può essere esteso all’arte e quindi alla creatività.
Gli artisti presenti in mostra (Elisabeth Aro, Nanni Balestrini, Mariella Bettineschi, Felix Curto, Inés Fontenla, Federica Marangoni, Hidetoshi Nagasawa, Yoko Ono, Eltjon Valle) partono da tali presupposti, riflettendo sulla visione che, secondo Goethe non esiste differenza tra realtà fenomenica – oggettiva e idea – soggettiva, ma entrambe sono parte dello stesso concetto, della stessa realtà, presupponendo quindi che non vi è alcuna distinzione, tra arte e scienza, intesa la prima come espressione della fantasia, della soggettività e del mondo interiore, mentre la seconda come manifestazione dell’oggettività e del mondo esteriore, dei fatti. Goethe vede il mondo come un’immensa totalità in cui il fisico e lo spirituale sono indistinguibili. All’interno del mondo avviene un perenne mutamento, che implica la molteplicità nell’unità; si può parlare di una sorta di metamorfosi continua del vivente, in perenne trasformazione, che tuttavia nel divenire rimane sempre se stesso. Le opere in mostra indagano l’idea di arte intesa come Rivelazione, che emerge dalle origini dell’essere e quindi come l’arte unitamente alla scienza e alla natura divengano interpreti dei misteri dell’universo.
La finalità è quindi ricercare e trovare l’Idea: perseguire attraverso l’arte, la natura e la scienza quello Spirito Universale che è insito in ogni energia creativa.

Peso 0.4 kg
Dimensioni 16.5 × 23.5 cm