Monografia dedicata all’artista Nataly Maier (Monaco di Baviera, 1957) e alle sue opere scultoree.
“Nell’estendere il discorso fotografico allo spazio e dunque nel dare all’immagine un corpo fisico, capace di occupare l’ambiente mediante stratagemmi di richiamo e rimando al mondo della vita, Maier assume un atteggiamento versatile: sposta l’asse da un mondo piallato (quello della parete) a uno tridimensionale per occupare l’area dello spettatore con oggetti strappati al quotidiano e riformulati con un certo calibro di ironia e di poeticità”.
Dal testo Estroflessioni estrose di Antonello Tolve