Monografia dell’artista Renza Sciutto che vive e lavora ad Alassio (SV).
“La storia artistica di Renza Sciutto è tutt’uno con la sua storia umana, perché esistenza ed arte sono, per lei, l’inscindibile binomio – il corpo e l’anima – dell’essere. Se ha ragione Dostoevskij nel sostenere che la vita, per rivelare un possibile senso, deve essere amata più della sua logica, il senso rivelato della vita di Renza è certamente l’arte. L’arte assoluta, libera da ogni forma di condizionamento. L’arte come senso del vivere, appunto, ovvero come salvezza per l’io e per il mondo.
L’approdo decisivo a tale consapevolezza è conquista della maturità della donna e dell’artista Renza Sciutto, quando si fa chiara in lei la coscienza della morte di tutte le fedi, le ideologie, le filosofie, le istituzioni, le scienze, le mitologie – gabbie e caverne della modernità neolitica – e l’arte le appare come unica risposta, unica possibile via di salvezza. Ma i germi sono già ravvisabili nel tempo dell’infanzia e della prima adolescenza di Renza.”
Dal testo “L’angelo dell’oltranza. Renza Sciutto e il dono dell’arte” di Giannino Balbis