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Pablo Atchugarry. Tra terra e cielo

Titolo: Pablo Atchugarry. Tra terra e cielo
Artista: Pablo Atchugarry
Testi: Luca Bochicchio
Lingua: italiano, inglese
Traduzioni: Joanne Roan
Data di uscita: 07/10/2017
ISBN: 978-88-6057-376-6
Dimensione: cm 24×28
Formato: cartonato
Pagine: 112
Prezzo: € 30.00

Volume pubblicato in occasione della mostra omonima, curata da Civiero Art Gallery, presso Palazzo del Parco – Sala “R. Falchi” di Diano Marina (IM), 7 ottobre 2017 – 7 gennaio 2018.

Pablo Atchugarry è oggi fra gli scultori più noti e affermati della scena internazionale. È nato a Montevideo nel 1954 e dal 1982 ha eletto l’Italia a luogo di residenza; egli non è, tuttavia, stanziale né come uomo né come artista e il suo è un percorso segnato dalla dedizione totale all’arte, non sul versante dell’ambizione, ma su quello della volontà, della necessità spirituale ed esistenziale di essere artista e di affermarlo ogni giorno attraverso il pensiero, i gesti e il lavoro. La sua iniziazione alla pittura e alla scultura è avvenuta in età giovanile in Uruguay, e il viaggio in Europa si è imposto ben presto come necessario confronto con i maestri della tradizione e dell’avanguardia, ma anche come ricerca di una autonomia poetica ed espressiva, prima attraverso materiali di recupero, poi finalmente (rivelazione) con il marmo di Carrara. Nel suo percorso Atchugarry non ha mai abdicato al bisogno di ricercare una verità che fosse originaria e permanente: l’essenza dell’essere umano, soffocata da troppe sovrastrutture nella società contemporanea. Forse, è proprio per liberare questa energia, sempre più rara, che Atchugarry ancora oggi scolpisce quei suoi corpi di luce incessantemente protesi verso l’alto: il lavoro sembra essere la sua risposta, il suo unico mezzo per la ricerca dell’originaria bellezza che è la radice della vita stessa, della natura e quindi dell’uomo. Le sue sculture potrebbero essere interpretate come continui tentativi di raggiungere quello che ancora sfugge: quasi fossero recettori proiettati verso l’infinito, verso il cosmo, esse appaiono come strutture tese a captare i segnali divini o naturali capaci di illuminare.
[dal testo di Luca Bochicchio]

Peso 1 kg
Dimensioni 24 × 28 cm