ARCHIVIO CATEGORIA: Volumi
Inaugurazione sabato 24 marzo ore 17
A cura di VALERIA TASSINARI
Museo MAGI’900 – Pieve di Cento, Bologna
DAL 24 MARZO AL 20 MAGGIO 2018
I soggetti della pittura di Brandes sono una manciata di temi ricorrenti e ripetuti, che sondano i generi tradizionali, entrano negli gli archivi della tradizione, quei silenziosi cassetti della memoria dove lui stesso li classifica con cura, spostandoli sempre in una sospensione atemporale, in un tempo-luogo indifferente a ogni variabile.
Ma da dove si diffonde, allora, quella luce che attiva la pelle e la buccia, definisce la geometria delle forme, ammorbidisce i colori, disegna i chiaroscuri, addensa l’ombra negli spigoli delle architetture e negli angoli degli sguardi? Non è una questione di visione, di illuminazione transitoria. La luce c’è in assoluto, come in assoluto ci sono le forme, le cose che abbiamo conosciuto.
Al volgere di cinquant’anni di ricerca – un traguardo importante che in genere che non lascia indenni gli artisti, spingendoli a una rilettura critica complessiva del proprio percorso – anche Brandes è pronto a leggere con attenzione il suo viaggio nella figurazione, un percorso senza deragliamenti, guidato dagli strumenti classici della pittura a tempera e a olio e del disegno, padroneggiati grazie a una solida tecnica e da una sensibile analisi dell’arte novecentesca.
Iniziando con le suggestioni del Realismo italiano del dopoguerra degli esordi, Brandes sceglie la sua direzione, partendo dalla giovanile fascinazione per la pittura “sociale” di Guttuso e dall’oggettualità pop, dalle quali presto prende le distanze,per librarsi in una dimensione più anacronistica e metafisica, che segnerà il tono emotivo di tutto il suo lavoro. Sarà un percorso appartato e controcorrente, da subito in contrasto con il contesto dell’Accademia di Amburgo, dove si forma nei primi anni Settanta, tra esperienze concettuali anche estreme, rispetto alle quali avverte una radicale estraneità, pur sollecitato sul piano teorico a un rapporto critico con la pittura delle avanguardie.
Sono già pronti, in quegli anni, i temi e gli schemi compositivi che torneranno fino a oggi: le accumulazioni, le ripetizioni, le inclinazioni, le composizioni architettoniche di nature morte sui piani orizzontali, i tagli d’ombra. Niente di immediato, di viscerale. Tutto declinato da un’emotività decantata semmai nella memoria, come decantati appaiono i colori, i gesti, le attese di apparizioni negli spazi vuoti.
Il suo lavoro, ulteriormente intensificato dagli anni Novanta, alterna la libera creazione alla committenza privata, una tradizione borghese che rientra in una visione autentica del mestiere di pittore, non banalmente ancorata al profitto ma ricondotta alla sua vocazione più alta di dialogo intimo con il pubblico.
Aquista il catalogo
MAGI 900 – Museo delle eccellenze artistiche e storiche
Via Rusticana A/1 40066 Pieve di Cento – Bologna – IT
Tel.+39 051 6861545 – info@magi900.com
www.magi900.com
Orari d’apertura: martedì – domenica dalle 10.00 alle 18.00
Ott09
PAOLO CONTI. CATALOGO RAGIONATO I | GALV 1969-1973
PRESENTAZIONE al Mart di Rovereto
giovedì 12 ottobre alle ore 17.30
ne discuteranno con l’artista il professore Renato Barilli e il direttore del Mart Gianfranco Maraniello
Giovedì 12 ottobre 2017 alle ore 17.30 al museo Mart di Rovereto sarà presentato il volume PAOLO CONTI. CATALOGO RAGIONATO I | GALV 1969-1973. Ne discuteranno insieme all’artista il prof. Renato Barilli e il direttore del Mart Gianfranco Maraniello.
Il volume, a cura dell’Archivio Conti ed edito da Vanillaedizioni, raccoglie tutte le opere appartenenti al ciclo GALV e realizzate dall’artista tra il 1969 e il 1973. In lieve controtendenza rispetto ad un catalogo generale tradizionale, caratterizzato da una messe di immagini in b/n non sempre intellegibili, la scelta editoriale si è orientata verso una maggiore leggibilità del percorso dell’artista, con immagini di ampie dimensioni compatibilmente con l’eterogenea qualità del materiale che l’Archivio è riuscito a reperire. Complessivamente sono 349 le tavole, tra colore e b/n, con le relative schede.
Da un punto di vista critico il Catalogo Ragionato I contiene i saggi di Valerio Dehò e Giovanni Granzotto e, in una prospettiva storica, i saggi di Marcello Azzolini (1971) e di Renato Barilli (1972), oltre a un resoconto biograficocritico di L. Conti.
Tutte le opere del ciclo Galv sono in acciaio, sottoposto a diversi trattamenti, come la zincatura (anche iridescente), la nichelatura e la vernice a fuoco. I GALV rappresentano la prima risposta dell’artista al rapporto tra entropia e arte. La ricerca artistica per Conti è proprio la capacità di opporsi al disordine, creando incessantemente nuovi linguaggi.
La prima grande personale dell’artista, nel 1971 a Palazzo dei Diamanti di Ferrara, fu proprio dedicata ai Galv. L’anno seguente Renato Barilli scriveva, in occasione della mostra alla Galleria La Loggia di Bologna:
“Sarebbe un errore imperdonabile far rientrare questi lavori di Paolo Conti nell’ambito della poetica del rottame, già assai diffusa ai tempi dell’informale e del nouveau réalisme: quella poetica che consisteva in una compiaciuta esibizione di lamine contorte e arrugginite. Una rapida ricognizione porta invece a scorgere che i vari elementi metallici usati da Conti sono lucidi, puliti, come appena usciti di fabbrica. E così è infatti: si tratta dei prodotti di scarto che si accumulano ai piedi delle grandi tranciatrici destinate a «stampare» i pezzi di tanti aggeggi e utensili. Ma la nozione controversa è in questo caso proprio quella di scarto: scarto perché, e in base a quali criteri? In realtà solo un occhio avveduto può distinguere di primo acchito quale dei due pezzi, usciti ad un unico parto dalla tranciatrice, sia quello buono, e quale quello sbagliato; presi per se stessi, appaiono entrambi netti, rigorosi, improntati a un bellissimo gioco combinatorio di profili geometrici. La giusta intuizione di Conti è stata allora di comprendere che solo ragioni estrinseche potevano portare a una distinzione e a un successivo scarto, tra quei prodotti gemelli; il pezzo «positivo» risulta tale solo tenendo presente una logica utensilistica, ben diversa da quella estetica; tolto questo, esiste un fascino del «negativo», anzi si potrebbe dire che esso è tanto più accattivante, quanto più libero e disponibile […].
Conti elegge la sua dimora nel regno delle ombre portate, nella vasta fascia negativa che circonda da ogni parte il ristretto perimetro dei pezzi utili, che poco alla volta verranno addomesticati e ridotti alle modestissime, banali forme degli aggeggi domestici. Mentre le ombre, dal canto loro, possono improvvisare senza fine i balletti del possibile, non senza darci l’illusoria sensazione di poterle riconoscere e «leggere», come sempre avviene delle ombre […]”.
Tra gli indefiniti riflessi di queste opere, il cui rigore si concede talvolta solo all’usura del tempo, emerge un mondo in riscatto (e i titoli spesso sarcastici lo dimostrano), in cui è l’ostinato ottimismo il motore della ricerca.
Mart di Rovereto
Corso Bettini 43 | Rovereto (TN)
info@mart.trento.it
www.mart.tn.it
€ 45.00
Mag24
Invito alla presentazione del catalogo
L’orMa
Alla ricerca della sorprendente bellezza
presso CUBO Centro Unipol BOlogna – Spazio Cultura
Piazza Vieira de Mello 3, Bologna
venerdì 26 maggio alle ore 18.00
In questo volume di 128 pagine in grande formato edito da Vanillaedizioni (www.vanillaedizioni.com), sono pubblicate oltre 100 immagini a colori delle opere realizzate dall’artista dal 2010 ad oggi, accompagnate dai testi critici di Matteo Galbiati, Alberto Mattia Martini e Isabella Falbo e precedute da un’intervista di Matteo Galbiati in cui L’orMa (Lorenzo Mariani, classe 1985) si racconta e spiega la sua ricerca artistica attraverso le sue diverse tecniche di realizzazione.
Un servizio fotografico di Marco Mioli documenta l’esposizione personale di L’orMa al CUBO Centro Unipol BOlogna a cura di Matteo Galbiati, mostra-premio al Vincitore assoluto e Vincitore over 30 della seconda edizione di Arteam Cup 2016, che resterà visibile fino a sabato 27 maggio 2017.
Info:
CUBO Centro Unipol – Spazio Cultura
Piazza Vieira de Mello 3, Bologna
Tel. +39 0515076060
info@cubounipol.it – www.cubounipol.it
Acquista il catalogo: clicca qui
Guarda il video dedicato alla mostra:
Una produzione iLogo multimedia, Prato | Videomaker Fabrizio Lucarini
www.ilogo.it
Mag04
MILANO – FABBRICA EOS (p.le Baiamonti, 2)
GIOVEDÌ 4 MAGGIO 2017, ORE 18.30
PRESENTAZIONE DEL CATALOGO DELLA MOSTRA
MANUEL FELISI. TEMPO IMMOBILE (Vanillaedizioni)
Nel corso della serata, l’artista milanese dialogherà con Alberto Mattia Martini, il curatore dell’esposizione recentemente conclusa.
Giovedì 4 maggio 2017, alle ore 18.30, Fabbrica Eos di Milano (p.le Baiamonti 2) ospita la presentazione del catalogo della mostra di Manuel Felisi, Tempo immobile (Vanillaedizioni), che si è recentemente conclusa negli spazi della galleria milanese.
Sarà Alberto Mattia Martini, curatore dell’esposizione, a introdurre la serata, nel corso della quale dialogherà con Manuel Felisi sugli argomenti proposti dalla rassegna.
Tempo immobile presentava tre installazioni che indagavano la tematica della memoria, quella personale e intima dell’artista e quella collettiva.
Note biografiche.
Manuel Felisi nasce nel 1976 a Milano, dove vive e lavora. Dopo la maturità artistica si diploma in scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera. Si muove con disinvoltura nei diversi ambiti del fare artistico, pittura, scultura, fotografia con una particolare inclinazione per le tecniche dell’installazione.
Info:
FABBRICA EOS Arte Contemporanea
P.le A. Baiamonti 2 – 20154 Milano
Tel. +39 02 6596532
www.fabbricaeos.it
info@fabbricaeos.it
Feb02
Banca Sistema ospita “STARS”, mostra personale di Michela Picchi (Roma, 1987), giovane artista e illustratrice che in questa occasione espone le sue prime opere pittoriche.
La cifra espressiva di Michela Picchi è caratterizzata da immagini che fondono visioni fantastiche e vita quotidiana con uno stile illustrativo pop, immediato e distintamente riconoscibile. Nel microcosmo visionario delle sue opere ricorrono in particolare colori brillanti e alcuni soggetti, come la tigre suo alter-ego, piccole donne o i pattern visivi.
In “STARS”, a cura di Rossella Farinotti, oltre a tali figure di riferimento del suo percorso artistico, Michela Picchi espone lavori appositamente realizzati per questa occasione durante una residenza negli Stati Uniti presso la Cleveland Foundation. La personale accoglie infatti, anche temporalmente, il “rientro” dell’artista in Italia con un nuovo corpo di lavoro interamente su tela caratterizzato da uno stile pittorico dai colori pieni e di forte impatto visivo. Il percorso espositivo offre quindi un ciclo completo di opere sia grafiche -stampe e serigrafie che rimandano alle tematiche più note di Michela Picchi- sia pittoriche, che vengono presentate al pubblico per la prima volta.
Banca Sistema, come di consueto, realizza un catalogo dell’esposizione in lingua italiana e inglese, pubblicato e distribuito con Vanillaedizioni.
“STARS”, la cui inaugurazione è prevista per il prossimo 9 febbraio 2017, resterà allestita negli spazi di Banca Sistema, in Corso Monforte 20 a Milano, fino a maggio 2017. Ingresso su invito (per informazioni: marketing@bancasistema.it o tel. 02 802801).
La personale di Michela Picchi è organizzata e promossa all’interno del progetto no-profit Banca SISTEMA ARTE (bancasistemarte.it), nato nel 2011 dalla volontà di Banca Sistema di affiancare e promuovere il talento emergente in campo artistico e culturale, offrendo ai giovani artisti italiani occasioni di visibilità, in una logica di sostengo che mira a favorirne l’ingresso nel mercato dell’arte.
Biografia di Michela Picchi (Roma, 1987)
La pratica lavorativa di Michela Picchi si esprime attraverso diverse discipline. L’artista vive e lavora a Berlino. Ha studiato allo IED di Roma. Dalla sua base in Germania, produce idee creative e collabora con brand che appartengono a settori diversi (arte, grafica, moda, street). Le sue ispirazioni riprendono il collage e le illustrazioni visive, per trasformarle con il suo stile personale, riconoscibile e sofisticato. Tutto è sperimentale per lei, e la sua produzione riprende la relazione tra la vita quotidiana, le sue esperienze reali, e le sue visioni. Questo binomio reale/visionario rappresenta le opere che crea. Ha collaborato con brand come Fendi, Nike, Pull & Bear, Converse, Vice, BG Berlin, Bosco Berlin, American Express, Girl Effect e Avaaz.
Mostre Personali
2015: Tigre Contro Tigre, curato da R. Farinotti, Martina’s Gallery, Seregno (Milano).
Mostre Collettive
2016: Spectacular, Group Show, Collective Gallery Celeveland.
2014: There’s A Good Girl Group Show, Saatchi Gallery London.
Talks
2015: Big Bang, Ted x Taipei – 18h October.
Pubblicazioni
Brand Book, Pullthemetal, Behind Illustrations II, Juxtapox, Ignant, Metal Magazine, Dazed& Confused, Grain Edit, Baubauhaus, Satellite Voice, Fffffound, Among Others.
Mar22