A Casa Tutti Bene. Lo sappiamo che per molti oggi non è così. C’è chi ha bisogno di più “rumore” attorno e chi, invece, di molto più silenzio rispetto a prima.
A Casa Tutti Bene è come una radio da lasciare accesa quando ne abbiamo voglia, da alzare a tutto volume se ci và, da abbassare o silenziare del tutto quando vogliamo stare da soli.
A Casa Tutti Bene non è, quindi, IL progetto di questa quarantena ma UN progetto, IL NOSTRO, unico perché composto da una “teoria” di artisti, uomini e donne di cultura che hanno scelto di condividere con noi il loro tempo, oggi, così dilatato e così compresso. Grazie.
In collaborazione con Espoarte.
ARCHIVIO CATEGORIA: #acasatuttibene
Davide Dormino da Roma
La tua nuova ritualità quotidiana…
Da diversi anni mi alzo tra le 5.00 e le 5.30 per arrivare allo studio, che dista da casa 500 metri. Alle 6.00 preparo il caffè, apro le grate, esco in giardino, mi siedo, lo bevo e fumo. Fino alle 8.00 circa rispondo alle mail, controllo i social network, leggo le notizie politiche dai siti d’informazione che seguo, poi, inizio la mia giornata. Faccio lezione da remoto da un paio di settimane, il martedì (disegno) e il giovedì (scultura) all’Accademia RUFA – Rome University of Fine Arts. Torno a casa per pranzo e lì rimango con la mia famiglia, continuando l’attività dal computer. Questo mi era consentito fino all’ultimo decreto emanato dal governo il 25 marzo 2020 essendo un “libero professionista in possesso di Partita Iva”.
Francamente non so come farò senza poter andare allo studio.
Com’è cambiato il tuo modo di lavorare?
Ho sempre cercato una forma per raccontare un concetto ma questo isolamento condiviso ci obbliga ad un tempo che personalmente ho sempre negato.
Ho iniziato a prendermi cura dello studio e con minuzia a sistemare quelle aree che sarebbero potute rimanere incompiute per tanti anni. Ho lavorato da artigiano, fabbro, falegname, e giardiniere, scomodando la matematica e la geometria, ho fatto l’assistente di me stesso sistemando parte dell’archivio. Non ho lavorato su nessun progetto, tenendo a distanza qualsiasi atto creativo per scelta dettata da questa incertezza che ci costringe ad avere occhi nuovi sul mondo che verrà. E allora aspetto, mi lascio attraversare senza opporre resistenza.
Con quali oggetti e spazi del tuo quotidiano stai interagendo di più?
Il frigorifero! Non è mai stato così pieno. Quando sono a casa mi alterno tra il piccolo balcone da cui osservo il fuori e mio figlio Orlando con cui vivo il mio dentro.
Cosa ti manca? La tua personale esperienza dell’“assenza” e della “mancanza”.
Mi manca il rapporto vis à vis con i miei studenti dell’Accademia, le lezioni da remoto di disegno e scultura sono un paradosso. Certe cose le raccontavo facendo.
Mi manca il silenzio della comunicazione, che attraverso il telefono è occupato solo dalle parole, quei non detti che si leggono dai gesti o espressioni. La libertà è figlia del sacrificio e questo non mi ha mai spaventato ma fino a che punto si può rinunciare alla libertà in nome di ciò che sta accadendo?
Ad oggi quali sono state per te le conseguenze immediate della diffusione del Covid-19 sul tuo lavoro e quali pensi possano essere le conseguenze a lungo termine?
Non lo so, continuo a fare quello che devo. Penso però alle migliaia di persone anziane che in massa stanno lasciando questo mondo rendendoci orfani di una memoria storica. Penso alle ripercussioni economiche. Penso che ci salveremo solo se continueremo ad avere la libertà di critica e di espressione. Ogni giorno mi sveglio con questo ronzio.
Davide Dormino (Udine, 1973)
La Scultura è la mia pratica. Ho sempre lavorato sull’idea di creare strutture, di sostegno, ideali, fisiche o immaginarie per l’intimo bisogno di dare una rappresentazione materica alla resistenza, al carico, cercando, in ogni mio lavoro di conferire leggerezza alla lotta contro ogni forma di peso. Nei miei lavori di arte pubblica mi interessa la monumentalità (Poltergeist, 2019) la presa di possesso dello spazio (Naviganti_Monumento all’immaginazione, 2017); in ogni lavoro, inoltre, compare una ricerca di senso attraverso il riferimento a tematiche imprescindibili per l’Uomo (Atlante, 2019). https://davidedormino.com/
Apr01
#acasatuttibene: un nuovo progetto editoriale
Espoarte, magazine e portale editati dall’Associazione Culturale Arteam, e Vanillaedizioni, collaborano ad un nuovo progetto. Con A Casa Tutti Bene. La voce degli artisti per un diario corale si vuole dar voce agli artisti in un momento, come quello che stiamo vivendo, che ha messo in discussione le nostre certezze.
Dare la parola agli artisti, da sempre interpreti del nostro tempo, significa soprattutto continuare ad attribuire un giusto valore e un senso rinnovato al nostro discorso attorno ai linguaggi dell’arte, scambiare idee, pensieri e suggerimenti, non necessariamente legati alla situazione contingente della diffusione del COVID-19.
Il progetto editoriale – basato su una call ad invito – si sviluppa su due livelli: il primo, la pubblicazione su espoarte.net dell’insieme dei contributi di pensiero ricevuti dagli artisti, invitati a diventare parte di una narrazione collettiva in un momento così drammatico della nostra esistenza; il secondo, l’invito agli stessi a dar vita ad una pagina (una piccola opera, un disegno o uno schizzo, una fotografia, una grafica, un pensiero tradotto in testo o anche un racconto breve) che contribuirà a creare un diario d’artista corale, testimonianza delle riflessioni generate dalla quarantena e dall’isolamento sociale di questi mesi, che diventerà un libro pubblicato dall’editore Vanillaedizioni.
Il volume ha inoltre l’obiettivo di dare un contributo attivo all’editoria d’arte, mondo a cui appartiene l’associazione Arteam e l’editore Vanillaedizioni, in un momento in cui le condizioni dell’editoria, già di per sé piuttosto difficili, potrebbero complicarsi ulteriormente.
Seguiteci tutti i giorni su espoarte.net, su vanillaedizioni.com e sui social: #acasatuttibene a partire da venerdì 3 aprile alle ore 12.
#acasatuttibene
www.espoarte.net
www.vanillaedizioni.com
Info Redazione Espoarte:
Francesca Di Giorgio
francesca.digiorgio@espoarte.net
Info Editore Vanillaedizioni:
info@vanillaedizioni.com
Apr03