Francesco Totaro

Francesco Totaro è nato a Messina nell’autunno del 1961, città in cui consegue la Maturità d’Arte Applicata. Nel 1983 si trasferisce a Bologna, dove frequenta l’Accademia di Belle Arti. Muovendosi tra Rimini e Milano, prosegue il proprio percorso di formazione artistica e nel 1996 esordisce pubblicamente con la propria opera. 

Fedele al credo per cui è necessario muoversi attraverso i materiali piuttosto che privilegiarne fideisticamente uno, la sua produzione si caratterizza per la multidisciplinarietà dell’approccio. Nel suo percorso ha sempre evitato la scelta di un unico mezzo espressivo e quando utilizza una tecnica sembra negarne la concezione tradizionale, attuando una fattualità non dogmatica. Il suo lavoro si articola tramite l’utilizzo di diversi media, dalla pittura alla scultura, dalla fotografia alla grafica digitale, continuando ad esplorare le possibilità delle più svariate categorie. La sua ricerca è fortemente influenzata dai testi sugli studi che mostrano le connessioni tra la meccanica quantistica, la programmazione inconscia, la Mente Universale e, più in generale, sulle ricerche finalizzate all’esplorazione dei poteri creativi latenti dell’essere umano. Le sue opere, presentate in diverse gallerie e pubblicate nelle principali riviste di settore, sono state acquisite in numerose collezioni private.

Gabriele Perretta, archeologo della contemporaneità e ideatore della teoria artistica del Medialismo, ha dedicato al suo lavoro un testo monografico incluso nel volume I mestieri di érgon. Fabric’art: visioni, oggetti, storie della medialità. Tra le principali mostre personali: Taste my love, a cura di Luca Beatrice (Galleria San Salvatore, Modena, 2002); Gli uomini con l’aquilone in testa, a cura di Enzo Santese (Galleria Nuova Artesegno, Udine, 2002); 01, a cura di Luca Beatrice (La Giarina Arte Contemporanea, Verona, 2002-03); I doppi e i fluidi, a cura di Gabriele Perretta (La Giarina Arte Contemporanea, Verona, 2004-05); Due nel mirino, con Fulvia Mendini, a cura di Norma Mangione (Galleria San Salvatore, Modena, 2005); Crossings, catalogo con testo critico di Maria Teresa Zagone (Teatro Vittorio Emanuele, Messina, 2019); Crossings in progress, a cura di Gabriele Perretta (La Giarina Arte Contemporanea, Verona, 2019-20); Diptychon. Dittici dialogici, a cura di Francesca Di Giorgio (La Giarina Arte Contemporanea, Verona, 2022).

Vive e lavora a Modena ed è rappresentato da La Giarina Arte Contemporanea di Verona.

(biografia a cura di Sandro Bicego)

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