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Armida Gandini

Armida Gandini (Brescia, 1968). 

Armida Gandini vive e lavora a Brescia. Da sempre il tema dell’identità è al centro della sua indagine e occupa un posto di primo piano nei suoi lavori, che si sviluppano mediante linguaggi diversi come la fotografia, il disegno, l’installazione e il video. Nei suoi progetti attuali è predominante la relazione con l’altro, che ne determina la discendenza culturale oltre che identitaria. Significativi a questo proposito sono i progetti dedicati alle Madri e ai Padri della cultura, a cui l’artista rende omaggio con semplici gesti visivi di gratitudine. Rimane costante, fin dal progetto Il bosco delle fiabe (2000), il rapporto con la letteratura e con il cinema, che ha rappresentato nel tempo una suggestione importante e dialettica.

Le sue opere sono state esposte in gallerie private e istituzioni pubbliche come Pianissimo Contemporary Art (Milano), Fabio Paris Artgallery (Brescia), 41 artecontemporanea (Torino), Galleria dell’Incisione (Brescia), Studio 34 (Salerno), Galerie KOMA (Mons), Galeria Ma Arte (Aveiro), Zentrum (Varese), Red Stamp Art Gallery (Amsterdam), Spaziocontemporanea (Brescia), Unimediamodern (Genova), Etherea Art Gallery (Genova), Art Center della Silpakorn University (Bangkok), Mart (Rovereto), Biennale di video fotografia (Brescia/Alessandria), Palazzo Ducale (Genova), Assab one (Milano), Museo Paolo VI (Concesio), Pulchri Studio (Den Haag- The Netherlands), Museo Santa Giulia (Brescia), Museo del Violino (Cremona), Università Cattolica del Sacro Cuore (Milano, Brescia), Fondazione Dino Zoli (Forlì).

Sono presenti in alcune collezioni private e pubbliche tra cui Skironio Museum Polychronopoulos (Atene), Fondazione Boccaccio (Certaldo), MAC (Lissone), Musinf (Senigallia). I video di Gandini sono stati presentati in vari Festival internazionali di video arte, come Euromediterraneo (Cosenza), 13rd Canariasmediafest (Spain), Fest of Animation and Media-Art Linoleum (Mosca), Mnemonic City Lisbon (Lisbona), Suspension sceneries (Cuzco - Perù), anche in collaborazione con Visualcontainer (Milano).

Il progetto Noli me tangere viene selezionato per il Premio Gallarate, entrando a far parte della collezione del MAGA, e l’opera Mi guardo fuori vince il Visible White del Celeste Prize 2014 nella sezione Best single work (Fondazione Marangoni, Firenze). Nel 2018 con il video Pulses si aggiudica il Premio Paolo VI per l’arte contemporanea.

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