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Pierpaolo Lista
Pierpaolo Lista da Paestum (SA)

La tua nuova ritualità quotidiana…
L’arrivo della pandemia ci ha inaspettatamente portato all’isolamento sociale. Le circostanze che si sono create hanno cambiato abitudini e ritmi di vita. L’obbligo di stare in casa mi ha dato l’opportunità di lavorare e svolgere le attività quotidiane con meno fretta. Avendo la percezione di un tempo più lungo ho dedicato più ore alle mie passioni. Ho ascoltato vecchi dischi e mi sono reso conto come cambiano le emozioni e il sentire con il passare degli anni; ho riordinato vecchie fotografie che mi hanno rivelato dettagli, eventi e fasi della mia vita dimenticate; ho sfogliato cataloghi e riviste d’arte accantonate nella libreria.

Com’è cambiato il tuo modo di lavorare?
Vivendo in una casa studio il mio modo di lavorare non ha subito un grande cambiamento. Ho continuato a dipingere, a fotografare, a disegnare nel mio studio senza restrizioni. Non ho interrotto i miei progetti, anche se la mostra personale che avrei dovuto inaugurare in primavera è stata rimandata. Mi sono dedicato a progetti già definiti e ne ho sviluppati di nuovi. Ho anche riordinato e riorganizzato piccoli angoli dello studio un po’ confusi. Inoltre, in questo periodo, il mondo dell’arte non si è fermato completamente e ha organizzato iniziative sul web alle quali ho partecipato con grande entusiasmo.

Cosa ti manca? La tua personale esperienza dell’“assenza” e della “mancanza”.
In questo momento storico mi sono venute a mancare alcune certezze della nostra società, la libertà individuale e la libertà di movimento. Mi manca vivere gli spazi esterni, andare al cinema, a un concerto, visitare una mostra, camminare per le strade di una città o fare una semplice passeggiata al mare. Dopo mesi di contatti virtuali, pur sapendo che la lontananza fisica non corrisponde a una lontananza emotiva, mi manca incontrare i miei amici e i miei familiari.

Come immagini il mondo, quando tutto ripartirà?
Con la ripartenza non si tornerà alla normalità. Sarà una normalità nuova. Il distanziamento sociale farà ancora a lungo parte della nostra vita. Bisognerà riorganizzare i luoghi pubblici e ripensare a una nuova mobilità. In futuro, quando il momento di crisi passerà, torneremo sicuramente a viaggiare, a incontrare le persone ma con modalità diverse. Sicuramente per me non sarà un mondo migliore finché non potrò abbracciare le persone che amo.

Pierpaolo Lista è nato a Salerno 1977. Vive a Paestum e lavora tra Napoli e Milano. La pittura è stato il primo linguaggio visivo che ha utilizzato. Dopo aver indagato diversi materiali, ha scelto come supporto pittorico il vetro. Lavora sul retro della lastra vitrea con pennellate, graffi e incisioni sulle campiture di colore. Nel 2007 intraprende anche un percorso fotografico. Per realizzare le immagini, ricostruisce nel suo studio una realtà fittizia popolata da oggetti realizzati con materiali poveri (carta, ferro filato, spago). Il suo lavoro è una prassi di ricostruzione di scenari disabitati, ambientazioni scarnificate, riproduzione di oggetti rappresentati da linee essenziali. Le sue immagini nascono dalla manipolazione di archetipi narrativi, immagini mentali, flash visivi. Negli ultimi anni realizza anche video e installazioni.
Nel 2019 partecipa alla collettiva
Opere, idee, progetti, persone dalla collezione del Madre a cura di Andrea Viliani e Silvia Salvati al Castello Macchiaroli di Teggiano con un’opera che è entrata a far parte della collezione del Museo Madre. https://instagram.com/pierpaololista https://www.facebook.com/Pierpaolo-Lista